Con una spesa sanitaria pubblica che incide per circa il 12,5% sul bilancio statale italiano, cresce la pressione per rendere i servizi più efficienti e di qualità. In questo contesto, l’intelligenza artificiale – in particolare quella generativa – si delinea come un potente strumento di trasformazione per il settore sanitario. Le organizzazioni si trovano oggi ad affrontare numerose criticità: processi amministrativi frammentati, tempi di gestione lunghi e un livello di servizio che spesso non risponde alle aspettative dei pazienti, anche per quanto riguarda l’esperienza complessiva. Sebbene siano stati avviati diversi programmi di trasformazione digitale, solo il 30% di essi riesce a raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati. L’adozione dell’intelligenza artificiale nel sistema sanitario è stata finora disomogenea, spesso priva di una strategia unitaria e di una roadmap ben definita. Tuttavia, il potenziale è elevato: secondo stime McKinsey, l’AI potrebbe automatizzare fino al 40% delle attività amministrative, migliorare la risoluzione dei problemi al primo contatto e ridurre in modo significativo i costi operativi. Esempi concreti includono chatbot di nuova generazione in grado di gestire oltre la metà delle richieste di primo livello senza bisogno di intervento umano, o copiloti virtuali che affiancano gli operatori sanitari, contribuendo a ridurre del 30% i tempi di inattività nelle chiamate.
Ma l’intelligenza artificiale non è solo sinonimo di automazione: può potenziare le competenze degli operatori e migliorare l’esperienza del paziente in termini di qualità e accessibilità delle risposte. Un ambito strategico in forte crescita è quello della collaborazione tra enti sanitari e aziende farmaceutiche. La valorizzazione dei dati sanitari, in modo etico e responsabile, rappresenta un’opportunità per alimentare gli studi clinici con dati real-world in tempo reale, accelerando lo sviluppo di nuove terapie e aumentando la rappresentatività dei pazienti coinvolti. Partnership solide possono così trasformare i dati in valore condiviso, contribuendo a una sanità più reattiva, inclusiva e centrata sulla persona. Perché l’intelligenza artificiale possa generare un impatto concreto, è fondamentale sviluppare una roadmap fondata su tre leve principali: focalizzazione strategica su casi d’uso ad alto valore (come l’ottimizzazione dei contact center e l’integrazione dei dati clinici per personalizzare i percorsi di cura), costituzione di team multidisciplinari composti da medici, data scientist e specialisti di operations per co-progettare soluzioni incentrate sul paziente, e diffusione di una cultura del cambiamento attraverso programmi di reskilling e una governance solida che assicuri sicurezza, trasparenza e conformità normativa (HIPAA, GDPR).
Un elemento centrale per un’adozione sostenibile dell’AI è il principio di “Responsible AI”: le tecnologie devono essere sviluppate e implementate nel rispetto dell’etica, della trasparenza e dei diritti delle persone. È indispensabile monitorare costantemente i modelli per prevenire distorsioni, garantire equità e assicurare che le decisioni automatizzate siano interpretabili. Le realtà più avanzate hanno già introdotto framework di governance dedicati, con team interdisciplinari impegnati a integrare responsabilità etica e innovazione fin dalle fasi iniziali dello sviluppo. Guardando al futuro, il sistema sanitario può evolvere verso un modello più sostenibile e collaborativo, dove il contributo attivo del settore privato – in particolare delle aziende farmaceutiche – sarà cruciale per favorire l’innovazione. L’intelligenza artificiale non sostituirà il capitale umano, ma ne diventerà un alleato strategico, liberando tempo e risorse per consentire agli operatori di concentrarsi su ciò che conta davvero: la cura delle persone. Le tecnologie sono ormai mature, le competenze si stanno diffondendo e i pazienti sono sempre più consapevoli e digitalmente coinvolti. È questo il momento di agire con visione e determinazione, per trasformare le potenzialità dell’AI in un beneficio concreto per tutto il sistema salute.
La Redazione
Source: ABOUTPHARMA