Relazione Corte Conti: spesa sanitaria pubblica italiana sempre più bassa in Europa

Spesa sempre più contenuta ma performance sanitarie che rimangono relativamente positive: è questo uno degli assunti contenuti nella Relazione al Parlamento sulla gestione dei servizi sanitari regionali presentata dalla Corte dei Conti.

Nel confronto internazionale nel 2022 la spesa sanitaria pubblica italiana, che è stata pari a circa 131 miliardi, risulta essere molto ridotta rispetto ai 423 della Germania e ai 271 della Francia. Non solo: a parità di potere d’acquisto, la spesa italiana pro capite risulta meno della metà di quella della Germania. 

Sempre nel 2022 l’incidenza della spesa sanitaria pubblica in rapporto al Pil è stata pari al 6,8%, superiore di un decimo di punto a quella del Portogallo (6,7%) e di 1,7 punti rispetto alla Grecia (5,1%), ma inferiore di ben 4,1 punti a quella tedesca (10,9%), di 3,5 punti a quella francese (10,3%), e inferiore di mezzo punto anche a quella spagnola (7,3%).

La Corte quindi ha rilevato che il relativo contenimento della spesa pubblica sanitaria e il fenomeno delle liste di attesa determinano una spesa privata al di fuori del SSN già elevata, in crescita, e molto superiore a quella degli altri paesi dell’Ue. Infatti, nel 2022 in Italia la spesa diretta a carico delle famiglie è stata il 21,4% di quella totale, pari a un valore pro capite di 624,7 euro, in crescita del 2,10% rispetto al 2019, con ampi divari tra Nord (che spende mediamente di più) e Mezzogiorno. Il confronto con i maggiori paesi europei: a fronte del 21,4% di quella italiana, corrispondente a parità di potere d’acquisto a 920 dollari pro capite, l’out of pocket in Francia raggiunge appena l’8,9% del valore totale (corrispondente, per il 2021, 544 dollari pro capite), l’11% in Germania (882 dollari pro capite).

 

La Redazione

Source: Il Sole 24 Ore Sanità