Ambrosetti Life Sciences Innosystem Index 2023: Italia ottava in ricerca e innovazione nel life science

L’ecosistema italiano della ricerca e dell’innovazione nelle Scienze della Vita sta diventando progressivamente più competitivo, con diverse aree di eccellenza. Permangono comunque delle importanti lacune che la allontanano dai paesi più avanzati. Ciò emerge dal nuovo “Libro Bianco sulle Scienze della Vita in Italia” che include l’Ambrosetti Life Sciences Innosystem Index 2023 (ALSII 2023), realizzato dalla Community Life Sciences di The European House - Ambrosetti. Il documento è stato presentato a Milano nel corso della nona edizione Technology Life Sciences Forum 2023.

In base al KPI elaborato da TEH-Ambrosetti, l’Italia, con un punteggio di 4,42 su 10, si colloca all’ottavo posto su 25 Paesi dell’Unione Europea. Ciò significa che ha guadagnando una posizione rispetto al 2020 ma rimane ancora lontano dal podio, attualmente occupato da Danimarca (7,06), Germania (6,56) e Belgio (6,12), e restando dietro a Svezia (5,81), Francia (5,51), Paesi Bassi (5,12) e Spagna (4,78).

Un’importante conseguenza della carenza dell’ecosistema italiano e allo stesso tempo limite per lo sviluppo del potenziale innovativo del Paese è la "fuga dei cervelli". Infatti, dal 2013 al 2021 i laureati in uscita dall’Italia sono cresciuti del +41,8%. Ciò perché, nonostante i giovani ricercatori italiani siano tra i più premiati dall’UE, il nostro Paese non riesce a trattenerli. Questa mancanza di capitale umano d’eccellenza ha ripercussioni su tutto l’ecosistema dell’innovazione nel Paese e in particolare su quello delle Scienze della Vita, che necessita di personale altamente qualificato sia per l’industria che per il mondo della ricerca scientifica. In particolare, secondo l’indagine qualitativa condotta dalla Community Life Sciences, l’86% dei ricercatori rimasti in Italia lamenta salari bassi e poco competitivi con l’estero, e l’80% mancanza di meritocrazia.

 

La Redazione

Source: Il Sole 24 Ore Sanità