Pharma-influencer: l’unione fra il farmacista e la comunicazione

Il 30 maggio scorso si è svolta a Roma una conferenza che aveva come obiettivo quello di analizzare in modo trasversale l’unione di due discipline: informazione scientifica e comunicazione. L’evento, è stato organizzato da l’Università di Roma La Sapienza, e durante di esso si è tenuta la tavola rotonda “Comunicare salute in farmacia” moderata da Roberto Andrower, Professore del corso Marketing e tecniche di accesso al mercato farmaceutico.

Durante questo confronto è emersa l’importanza di saper comunicare da parte dei farmacisti e delle aziende farmaceutiche alle persone. In particolare, il ruolo del farmacista è indubbiamente cambiato tanto da venir equiparato al ruolo delle forze dell’ordine. In una società iperconnessa e digitalizzata, le aziende farmaceutiche e lo stesso farmacista devono conoscere la strategia comunicativa più efficace affinché si riesca a diventare Opinion Leader.

Poiché oggi le persone, grazie ai social possono esprimere liberamente la propria opinione facendola arrivare a milioni di persone, spesso influenzando la materia di cui parlano anche senza averne conoscenza alcuna.

Grazie alla sua crescente centralità, è indispensabile per il farmacista sbloccare nuove competenze e aggiornarsi di conseguenza, andando a ridurre quel famoso gap ancora esistente tra mondo universitario e mondo professionale.

Roberto Andrower ha quindi analizzato la nuova figura del Pharma-Influencer: sia l’azienda farmaceutica che il farmacista stesso devono cogliere l’opportunità dei social e dei media in generale, sfruttando al massimo l’occasione di raggiungere un vasto pubblico. Questa opportunità deve essere curata e studiata da figure professionali che sappiano riconoscere come e dove lanciare il proprio messaggio, andando a studiare il proprio “target”.

Non a caso, secondo i dati della survey realizzata da MetrixLab Toluna, gli influencer che si occupano di salute e benessere vengono seguiti dal 70% dei connazionali che utilizzano almeno un social network. Altresì, il 35% dei follower di un Pharma-Influncer, infatti, ha acquistato su suo consiglio prodotti healthcare, quasi uno su quattro ha comprato un farmaco otc, un integratore o un preparato omeopatico.

Per diventare degli influencer in campo farmaceutico è indispensabile sviluppare delle soft/hard skills, oltre alla necessaria conoscenza della materia, come ad esempio le capacità creative, il saper instaurare un vero e proprio rapporto di familiarità con l’audience andando ad aumentare l’interattività, grandi capacità comunicative e il saper utilizzare al meglio il “mezzo comunicativo” più idoneo.

In conclusione, il ruolo delle persone che vogliono comunicare tramite social il proprio sapere nel campo farmaceutico, devono essere in qualche modo riconosciute come fonti attendibili e quindi bisogna preparare i giovani studenti, tramite nuove tipologie di corsi universitari, a questo nuovo aspetto della professione.

 

La Redazione

Source: Farmacia News