La mancata conoscenza degli italiani riguardo l’antibiotico resistenza: ricerca di Iqvia

Una recente indagine condotta da Iqvia, in collaborazione con Reckitt, multinazionali leader dei prodotti Otc per la cura del mal di gola, rivela una significativa mancanza di consapevolezza e conoscenza tra gli italiani riguardo il tema dell'antibiotico-resistenza. Sorprendentemente, il 50% della popolazione non ha mai sentito parlare di questo fenomeno, mentre il 46% del campione interpellato si è dichiarato propenso a utilizzare antibiotici anche per infezioni virali, nonostante siano inefficaci in tali casi.

La ricerca, basata su un campione rappresentativo di oltre 1.300 individui adulti, è stata presentata durante la Settimana mondiale sull'uso consapevole degli antibiotici. Preoccupante è il dato che quasi l'80% afferma di aver utilizzato antibiotici nei precedenti 12 mesi, di cui il 56% per infezioni del tratto respiratorio superiore, spesso di origine virale.

L'antibiotico-resistenza emerge come una minaccia grave e poco compresa. Ogni anno, in Italia, circa 11.000 persone muoiono a causa di infezioni resistenti agli antibiotici, mentre globalmente si stima che entro il 2050 potrebbero esserci 10 milioni di decessi annui correlati a questo problema.

La ricerca indica che la mancanza di consapevolezza contribuisce all'uso inappropriato degli antibiotici. Ad esempio, il mal di gola, spesso di origine virale, viene erroneamente trattato con antibiotici, nonostante l'Agenzia Italiana del Farmaco abbia confermato che in nove casi su dieci è di natura virale e non richiede tale trattamento.

Il ruolo del medico di medicina generale rimane centrale per il paziente, ma il 50% degli intervistati non ha mai sentito parlare dell'antibiotico-resistenza. Questa mancanza di informazioni porta a credenze errate: ad esempio, il 49% di coloro che non hanno mai sentito parlare di antibiotico-resistenza definisce erroneamente quest’ultima come inefficacia dell'antibiotico.

Inoltre, le modalità di utilizzo degli antibiotici sono preoccupanti: il 41% non collega la resistenza alla loro assunzione non necessaria, il 49% è propenso a usare antibiotici già disponibili senza prescrizione, e il 46% li userebbe per infezioni virali come l'influenza.

Infine, la ricerca sottolinea la necessità di un intervento educativo urgente per aumentare la consapevolezza sugli antibiotici, ridurre l'uso inappropriato e mitigare l'antibiotico-resistenza, coinvolgendo tutti gli attori chiave nella gestione delle infezioni del tratto respiratorio superiore.

 

La Redazione

Source: PharmaKronos