Dati IQVIA: nel 2022 la farmacia registra più ingressi ma un calo del valore medio degli scontrini

Le attuali difficoltà economiche causate dall'elevato tasso di inflazione stanno avendo anche degli effetti sugli acquisti in farmacia, anche se non tanto sulla quantità delle occasioni di acquisto ma piuttosto sul valore del singolo negozio. Infatti, secondo quanto rilevato da IQVIA, tra gennaio e agosto del 2022 gli ingressi hanno avuto sì un andamento altalenante, ma sono sempre rimasti sopra lo stesso mese dell’anno passato. 

Ciò che si contrae, invece, è il valore medio dello scontrino, che nei primi otto mesi perde sul 2021 più di 60 centesimi. Poiché in questa prima parte dell’anno ogni farmacia ha battuto mensilmente 4.300 scontrini (dati IQVIA), la perdita virtuale è oggi quantificabile in circa 280 euro al mese. Questo perché, in termini di valore, gli scontrini battuti dalle farmacie nel 2022 non riescono mai a superare i valori del 2021.

Al contrario, il censimento degli ingressi, vale a dire il conteggio degli scontrini battuti, tra gennaio e agosto mostrano numeri in costante crescita sul 2021: sugli otto mesi, l’incremento cumulato si aggira attorno al 10%.

Tali dati portano a ritenere che l’incremento degli scontrini a volumi sembra testimoniare una crescita degli ingressi, il calo del valore medio invece potrebbe essere il segnale che le famiglie hanno già cominciato a risparmiare sulla spese per la saluta, a partire ovviamente dai prodotti del cross e dell’upselling. Il farmaco con ricetta non si taglia (anche perché è rimborsato, al netto di ticket e compartecipazioni) sop-otc ed extrafarmaco invece sì e quindi qualche cliente ha cominciato a fare delle scelte.

 

Dino Biselli

Source: Pharmacyscanner