Registro per gli Informatori Scientifici del Parafarmaco in Sardegna: proposta di legge

Gli Informatori Scientifici del parafarmaco non sono attualmente registrati dalla Regione Sardegna, poiché la legge in vigore impone solo il censimento degli informatori scientifici del farmaco. Le aziende produttrici di farmaci hanno l’obbligo di comunicare all’AIFA, entro gennaio di ogni anno, il numero di Informatori Scientifici del farmaco e il relativo titolo abilitante alla professione. Tuttavia, per i professionisti che trattano farmaci da banco, integratori, presìdi ospedalieri e nutraceutici non viene esercitato un analogo controllo.

L’istituzione di un registro che includa anche gli Informatori Scientifici del parafarmaco, secondo Michele Ciusa, capogruppo del M5S, permetterebbe agli organi di controllo di avere accesso a dati attualmente ignoti, ritenuti rilevanti per una migliore gestione del governo clinico. Ciusa ha spiegato che questa funzione di collegamento faciliterebbe un flusso di informazioni bidirezionale, essenziale per il continuo miglioramento della sicurezza e dell’efficacia dei farmaci e dei parafarmaci.

Con questo obiettivo, Michele Ciusa ha presentato una proposta di legge per l’istituzione di un Registro regionale degli Informatori Scientifici del farmaco e del parafarmaco. Il registro permetterebbe di migliorare significativamente il controllo della farmacovigilanza e garantirebbe un accesso controllato nelle varie strutture sanitarie dell’isola. Gli Informatori Scientifici del farmaco svolgono un ruolo cruciale nella raccolta di dati sugli effetti terapeutici e collaterali dei farmaci, fungendo da ponte essenziale tra l’industria farmaceutica e gli operatori sanitari.

Un altro vantaggio significativo è il potenziale contenimento della spesa pubblica, in quanto l’informazione scientifica accurata e imparziale mira a promuovere un uso razionale dei farmaci, evitando sprechi e prescrizioni inappropriate. È fondamentale ricordare che l’istituzione di un registro, conclude, garantirebbe anche un elevato standard di qualità e professionalità tra gli Informatori e faciliterebbe al contempo il monitoraggio e la regolamentazione del settore, in attesa dell’istituzione di un Albo Nazionale, la cui assenza rappresenta una vera e propria anomalia per una categoria di professionisti ampiamente riconosciuti dalla legge ma ancora privi di un riconoscimento giuridico ad hoc.

La Redazione

Source: SASSARINOTIZIE