La Legge di Bilancio presentata dal governo fissa nuovi tetti per la spesa farmaceutica

L’autunno nella politica italiana è il periodo che può essere riassunto con una sola espressione: legge di bilancio. Ogni anno in questi giorni si entra nel vivo della discussione di questo provvedimento, che interessa anche il mondo della sanità e di dispositivi medici. 

In particolare, nel progetto di legge di bilancio 2022 presentato dal Governo al Senato viene stabilito che il tetto di spesa per i farmaci ospedalieri passerà dal 7,65% all’8% per il 2022, per poi continuare a crescere dello 0,15% all’anno nel 2023 e 2024. Inoltre, i dispositivi medici utilizzati contro il Covid saranno esclusi dal calcolo dei tetti di spesa. 

Pertanto, la soglia complessiva, fissata finora al 14,85% del Fondo sanitario nazionale (Fsn),passa al 15% per il 2022, al 15,15% per il 2023 e al 15,3% per il 2023 (sempre salvo modifiche del Parlamento). Il tetto di spesa per acquisti diretti (che include i farmaci usati dagli ospedali e dalle Asl), passerà dall’attuale 7,65% del totale del Fondo sanitario nazionale (Fsn) all’8% per il 2022. Poi nel 2023 l’asticella salirà all’8,15% e all’8,3% nel 2024. Invariato il tetto per la spesa farmaceutica convenzionata, cioè quella per i farmaci acquistati sul territorio, che continuerà a rappresenterà il 7% del totale.

Infine, nel testo della manovra trovano conferma le altre misure già annunciate del Governo, come l’incremento del Fondo per i farmaci innovativi (600 milioni in più nei prossimi tre anni) e lo stanziamento di 1,85 miliardi per l’acquisto di farmaci e vaccini anti-Covid nel 2022. Fra le novità, lo stanziamento di 200 milioni di euro per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea).

 

Dino Biselli

Source: Aboutpharma