Il Piano AIFA per limitare la spesa farmaceutica al vaglio delle Regioni

Nell’ordine del giorno della Conferenza Unificata Stato-Regioni è stato inserito l’esame del “Piano di attività dell’Agenzia del farmaco per il 2022” di AIFA, un documento, alla sua seconda versione, che contiene una serie di indicazioni su quali leve operare per ottenere risparmi di spesa e cercare di riportare la spesa farmaceutica sotto controllo (vale a dire entro i tetti stabiliti dalla legge) senza far mancare i farmaci ai pazienti.

Rinegoziazioni e contratti, appropriatezza prescrittiva, potenziamento delle liste di trasparenza, maggiore uso dei biosimilari, semplificazione importazioni parallele, più velocità nell’approvazione dei farmaci, equivalenza terapeutica, riduzione prezzi convenzionata, revisione prontuario, regole omogenee per la distribuzione diretta e per conto e maggiore dialogo con le Regioni: sono tutti argomenti che vengono trattati in questo piano che, in diversa misura, possono essere normati in modo da generare risparmi di spesa nell’acquisto di farmaci da parte del SSN.

La misura di questi risparmi è valutata essere pari al 10% dello sfondamento dei tetti di spesa, con il contestuale contenimento entro il 5% dell'incremento della spesa complessiva. La stessa AIFA sottolinea che dal 2019, quando si è assistito ad uno sfondamento degli acquisti diretti di oltre 2,7 miliardi, si è arrivati a un nuovo “rosso” nel 2021 verosimilmente attorno ai 2 miliardi e che si può prevedere nel 2023, a normativa vigente, una riduzione dello sfondamento riportandolo a circa 1 miliardo.

Per consultare il Piano AIFA, clicca su questo link: Piano di Attività per l'anno 2022 dell'Agenzia Italiana del Farmaco

 

Dino Biselli

Source: Quotidianosanita.it