Il protocollo d’intesa firmato tra l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l’autorità maltese rafforza ulteriormente il legame storico tra i due Paesi. Secondo il presidente dell’Aifa, Robert Nisticò, si tratta di “un’amicizia che non è solo geografica, ma fondata su valori condivisi, sulla cooperazione e su un rapporto che, da oltre sessant’anni, si rinnova e si consolida. Italia e Malta sono come due fratelli: uno più grande, l’altro più piccolo, ma uniti da un destino comune nel cuore del Mediterraneo”.
Nisticò sottolinea inoltre che “la farmaceutica è un settore strategico, di eccellenza per entrambe le nostre economie” e che la sfida dell’innovazione farmaceutica è tra le più rilevanti per il futuro. La ricerca avanza rapidamente, ma i costi rischiano di diventare insostenibili se non si riuscirà a valorizzare l’innovazione con un reale impatto terapeutico. Per questo, diventa essenziale bilanciare i costi con il valore effettivo delle nuove terapie, evitando sprechi di risorse e rendendo più tempestivi e adeguati i processi decisionali per la rimborsabilità dei farmaci, così da rispondere anche alle nuove innovazioni terapeutiche emergenti.
Il ministro della Salute di Malta, il chirurgo Jo Etienne Abela, presente all’incontro presso la sede dell’Aifa a Roma, afferma: “Garantire farmaci efficaci e sicuri, favorire l’accesso all’innovazione e promuovere la ricerca: con questo Memorandum of Understanding consolidiamo un impegno comune su questi tre pilastri”.
Serracino-Inglott rimarca da parte sua l'importanza, per le agenzie europee, di "agire insieme nell'arena internazionale, armonizzare il più possibile processi e obiettivi per evitare che questioni burocratiche possano impedire l'accesso dei cittadini ai farmaci". Aggiunge il direttore amministrativo dell'Aifa, Giovanni Pavesi: "Rapporti bilaterali fra Stati sovrani, con un continuo interscambio di informazioni e progettualità nel campo regolatorio dei farmaci, sono sempre più significativi, anche in considerazione di politiche coordinate a livello europeo".
La Redazione
Source: ADNKRONOS