“One Mental Health”: nasce l’Intergruppo Parlamentare in risposta a un'emergenza di salute

Affrontare concretamente l’emergenza della salute mentale e gettare le basi per una nuova cultura dell’inclusione e del benessere è l’obiettivo dell’Intergruppo Parlamentare “One Mental Health”, presentato oggi presso la Sala Nassiriya del Senato. Costituito da deputati e senatori della XIX legislatura, l’Intergruppo intende diventare uno spazio permanente di dialogo e confronto, finalizzato a trasformare in interventi legislativi le necessità di tutti gli attori coinvolti nel settore: esperti, stakeholder, associazioni ed enti. La missione è chiara: migliorare l’accesso alle cure, rafforzare i servizi e promuovere una società più inclusiva per chi vive con disturbi mentali.

“La prevenzione è la chiave per individuare precocemente il disagio, soprattutto tra bambini e adolescenti, e per questo è essenziale investire in risorse e strumenti adeguati,” ha dichiarato Giovanni Migliore, presidente di Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), durante l’evento. Migliore ha evidenziato la necessità di una collaborazione capillare tra istituzioni sanitarie, enti locali e associazioni per sostenere le famiglie e rispondere alle nuove emergenze sociali.

Tra le priorità dell’Intergruppo figurano interventi per adeguare l’offerta assistenziale, aumentare le risorse economiche e professionali, e contrastare lo stigma che ancora circonda i disturbi mentali. I dati relativi all’emergenza sono inequivocabili. In Italia, 16 milioni di persone vivono con problemi di salute mentale, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Ogni giorno, oltre 1.500 persone accedono ai pronto soccorso per motivi psichiatrici, e i ricoveri ospedalieri legati a disturbi mentali continuano a crescere. A livello globale, secondo l’ultimo rapporto del World Mental Health Day, la salute mentale è una delle principali preoccupazioni sanitarie. Ansia e depressione costano al mondo 12 miliardi di giornate lavorative ogni anno, con un impatto economico pari a 1 trilione di dollari.

Ignazio Zullo, presidente dell’Intergruppo “One Mental Health” e membro della Commissione Sanità del Senato, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato: “La mia speranza è che questo Intergruppo riesca ad affrontare la tematica della malattia mentale non solo sul piano sanitario, ma anche sul versante dell’inclusione sociale e del reinserimento lavorativo. Il nostro obiettivo è una riforma che coinvolga il Servizio Sanitario Nazionale e l’intero sistema sociosanitario”.

Alberto Siracusano, professore emerito di psichiatria e coordinatore del Tavolo Tecnico Ministeriale Salute Mentale, ha aggiunto che l’Intergruppo rappresenta un passo concreto verso una nuova cultura della salute mentale. Ha inoltre evidenziato l’importanza di incrementare gli investimenti nel settore, attualmente fermi al 3,5% del Fondo Sanitario Nazionale, e di affrontare temi cruciali come la transizione dall’età evolutiva all’età adulta e la salute mentale di genere. Il concetto di “One Mental Health” abbraccia una visione globale del benessere, che integra dimensioni fisiche, psicologiche, sociali ed economiche. L’Intergruppo mira a sviluppare politiche che favoriscano il reinserimento lavorativo, l’accesso a un’abitazione dignitosa e la costruzione di relazioni sociali appaganti, eliminando lo stigma spesso associato alle persone con disturbi mentali. Tra le iniziative prioritarie rientrano: potenziamento della medicina di prossimità e della telemedicina, maggiore formazione per il personale sanitario, campagne di sensibilizzazione contro lo stigma e soluzioni per affrontare le doppie diagnosi e il superamento delle Rems.

La Redazione

Source: SANITÀ33