Spesa di compartecipazione per l’acquisto di farmaci: i dati della Corte dei Conti

Uno dei principali temi legati alla sanità che è diventato di grande interesse per l’opinione pubblica in questi ultimi giorni è quello relativo alla carenza di farmaci. A tal riguardo il Ministro della salute, Orazio Schillaci ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa con le quali evidenzia che spesso queste difficoltà di approvvigionamento sono dovute ad un limitato ricorso ai farmaci equivalenti che, anche oggi, sono ampiamente disponibili sul mercato.

La tesi sostenuta dal Ministro trova conferma nel capitolo dedicato alla spesa sanitaria della Relazione della Corte dei Conti presentata in Parlamento. In un articolo di Luciano Fassari pubblicato su Quotidiano Sanità si fa presente come, dall’analisi dei dati della Relazione, gli italiani siano disponibili a spendere di tasca propria pur di avere un farmaco “branded”. 

Infatti, i dati mostrano che, in media, ogni hanno la spesa per la differenza di prezzo tra l’equivalente rimborsato dallo Stato e quello di marca è pari ad un miliardo di Euro: nel 2017 è stato speso 1,050 mld, 1,126 mld nel 2018, 1,122 mld nel 2019, 1,077 mld nel 2020 e 1,083 mld nel 2021.

Una particolarità di questo fenomeno è la sua distribuzione geografica: la spesa di compartecipazione è maggiore nelle regioni del Centro-Sud, mentre è minore in quelle del Centro-Nord.

 

La Redazione

Source: Quotidianosanità.it