Marcello Cattani (Farmindustria): occorre una strategia nazionale per la biofarmaceutica

L’occasione della settimana europea delle biotecnologie ha dato modo al presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, di esporre la posizione dell’industria farmaceutica in merito al settore biofarmaceutico

Il settore biofarmaceutico in Italia è un driver di crescita fondamentale, solido e in continua espansione. I farmaci biologici/biotecnologici, incluse le terapie avanzate, rappresentano il 40% del totale degli studi clinici in Italia (fonte Aifa) e circa il 50% (Fonte Citeline 2022) della pipeline di ricerca a livello globale. Una quota destinata a crescere ancora nei prossimi anni.  I medicinali personalizzati, sviluppati sul profilo genetico del paziente, e le terapie geniche, per correggere le parti del DNA che determinano la malattia, sono già realtà e stanno ridisegnando e migliorando l’approccio a molte malattie. Una frontiera dell’innovazione farmaceutica, grazie alla quale abbiamo avuto in meno di un anno i vaccini e le nuove terapie che ci hanno portato fuori dalla pandemia.

Il ruolo dell’industria italiana in questo settore è di assoluto primo piano a livello europeo, in particolare nella ricerca. Detto ciò, si tratta di una leadership che richiede un contesto in grado di attrarre sempre più investimenti, in uno scenario di competizione globale che vede l'Europa dover colmare velocemente il gap accumulato rispetto a Usa e Cina.  

Per questo chiediamo che l’Italia realizzi con urgenza una strategia nazionale per migliorare la governance della spesa, gli incentivi agli investimenti e il quadro regolatorio. A questo proposito è prioritario completare l’emanazione dei decreti ministeriali indispensabili per la piena attuazione del Regolamento Europeo sugli Studi Clinici. Il nostro Paese può vincere la sfida in corso grazie alle eccellenze del network pubblico e privato, alle risorse del PNRR e agli investimenti delle nostre imprese.  Insieme possiamo farcela a vantaggio dei cittadini e dell’intero Servizio Sanitario. Permettiamo all’industria biofarmaceutica in Italia di giocare la sua partita.

 

Dino Biselli

Source: Quotidianosanità.it