Un corso universitario contro le fake news sul cancro diffuse dai social network

Il 7 settembre la Facoltà di Medicina dell'Università Politecnica delle Marche ha presentato il progetto “comunicareilcancro”, che, con un portale dedicato (www.comunicareilcancro.it) e l’attivazione di profili sui principali social network, si propone di insegnare ai comunicatori (in particolare a medici, infermieri, giornalisti, rappresentanti delle associazioni di pazienti e delle Istituzioni, responsabili della comunicazione di aziende sanitarie pubbliche e private e farmaceutiche), quali siano le regole per parlare e scrivere di cancro e salute in modo corretto ed efficace. 

Proprio nell’ambito di questa iniziativa è stato quindi istituito il primo corso di perfezionamento universitario dedicato a questi temi: “Comunicare in oncologia, in medicina e in sanità”.

La motivazione principale che ha spinto l'Università Politecnica delle Marche ad intraprendere questa serie di iniziative è l’ampia diffusione nel web, e nei social network in particolare, di una mole impressionante di false notizie relative al cancro. Infatti, un recente studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, ha analizzato 200 tra gli articoli sui tumori più popolari sui social, 50 per ognuna delle quattro neoplasie più frequenti (mammella, colon-retto, prostata, polmone). Dall’indagine è emerso che circa un terzo (30,5%) contiene informazioni dannose che possono indurre a posticipare o a non seguire terapie salvavita, promuovendo nel contempo il ricorso a pericolosi metodi “fai da te” basati su prodotti potenzialmente tossici o all’utilizzo di strumenti alternativi privi di validità scientifica.

Inoltre, un’indagine del 2019 svolta dall’emittente americana NBC News per capire come si diffondessero le notizie false sulla salute e come le persone vi interagissero, ha messo in luce che appena 50 articoli da soli hanno generato oltre 12 milioni tra condivisioni, reazioni e commenti sul web, soprattutto su Facebook. Infine, si è verificato che le fake news hanno avuto una media di 2.300 condivisioni ciascuna rispetto alle 1.500 delle notizie certificate, vale a dire una diffusione significativamente più ampia.

 

Dino Biselli

Source: Healthdesk