Sei startup finaliste premiate nell’ambito del Progetto Health&BioTech Accelerator

Sono sei le startup internazionali selezionate nella prima edizione dell’Health&Biotech Accelerator e premiate a Roma nel corso dell’Health&BioTech Accelerator Summit: evento che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, del mondo accademico-scientifico e delle aziende per stimolare il dibattito sul valore dell’open innovation nell’ambito della trasformazione digitale della Sanità.

Il progetto, coordinato da Deloitte Officine Innovazione in collaborazione con Msd Italia, Intesa Sanpaolo Rbm Salute e diversi partner scientifici e tecnici, ha permesso di selezionare le sei finaliste (quattro attive in Italia e 2 con sede in Finlandia e Norvegia) tra oltre 350 startup dopo un percorso di selezione di 8 mesi.

Le startup selezionate hanno già avviato i lavori sui progetti pilota che le vedranno protagoniste al fianco di Msd e degli altri corporate partner, del team Deloitte e dei partner scientifici, clinici e finanziari. L’iniziativa è sostenuta, oltre che dai corporate partner MSD Italia e Intesa Sanpaolo Rbm Salute, anche dai clinical partner Gruppo San Donato, Humanitas e Santagostino, dall’Istituto Italiano di Tecnologia, Università di Milano e Ifom in qualità di scientific partner, da Life Science District come supporting partner e Smau, Digital Innovation Days, Notizie.it, Makinglife e InnovUp come ecosystem partner; Panakés Partners, Digital Magics e Italian Angels for Growth ricoprono invece il ruolo di investment partner.

Le startup vincitrici:

  • Cardiolyse. Startup finlandese che ha sviluppato una piattaforma cloud “device agnostic” di data analytics per il telemonitoraggio in ambito cardiaco;
  • EGC247. Startup norvegese che ha sviluppato un innovativo dispositivo wireless per il monitoraggio cardiaco da remoto, specificatamente per il rilevamento della fibrillazione atriale e di altre aritmie cardiache;
  • Kither Biotech. Startup biofarmaceutica italiana che sta sviluppando nuove terapie per rari disturbi polmonari;
  • MicroMesh. Progetto di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia che sta sviluppando un impianto polimerico, “uMesh”, per il trattamento del glioblastoma multiforme (GBM).;
  • Vaxxit. Startup biofarmaceutica italiana che sviluppa vaccini contro l’Hiv, l’Herpes Simplex Virus (HSV) e il M. Tuberculosis (TB), patologie indicate dall’Oms tra le priorità sanitarie globali;
  • Wearable Robotics. Nata nel 2014 come spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sviluppa e produce diverse tipologie di esoscheletri robotici per applicazioni cliniche e industriali.

 

Dino Biselli

Source: Fortune Italia