“Il Futuro della Sanità”: la digital health per Roberto Ascione, CEO di Healthware Group

La salute già dal prossimo futuro sarà rivoluzionata dalla sempre maggiore digitalizzazione che, a causa della pandemia di Covid-19, sta conoscendo un’ulteriore accelerazione. La sanità, direttamente impattata dalla conseguenze della diffusione del Covid-19, è l’ambito nel quale la digitalizzazione avrà un impatto profondo su tutte le procedure che la governano. L’impatto delle soluzioni digitali in ambito salute sarà dirompente in quanto “tutto ciò che potrà essere digitalizzato in sanità, sarà digitalizzato”, ed avrà come veri protagonisti i medici e i pazienti, i veri beneficiari di questa rivoluzione.

La descrizione di questo scenario è stata offerta da Roberto Ascione, amministratore delegato di Healthware Group, nel suo libro “Il Futuro della Salute”, e durante la sua partecipazione nella puntata del 20 novembre di Progress, l’approfondimento di SkyTg24 dedicato a politica, attualità e temi del dibattito pubblico globale interpretati con il filtro dell’innovazione, ha ribadito ed approfondito tali concetti.

Dobbiamo intendere la digitalizzazione sanitaria come lo strumento che potenzia il lavoro dei medici, che lo migliora e lo sostiene nell’attività di cura del paziente e che ci permetterà di superare molti dei limiti del nostro sistema sanitario, che è comunque uno dei migliori del mondo e che potrebbe diventare leader anche nella salute digitale. Per questo è necessario che la digitalizzazione sanitaria venga sostenuta il più possibile anche grazie ai flussi finanziari in arrivo con il PNRR.

Il medico deve essere formato non solo a livello clinico, ma anche a livello ingegneristico, in modo che sia in grado di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia digitale. Esistono delle iniziative formative intraprese in tal senso, ma occorre investire maggiormente in tal senso per poter formare i medici del presente e quelli che si affacceranno alla professione nel futuro.

Oggi la nostra sanità è ancora gravata da numerose limitazioni, che vanno dalle liste d’attesa alle incertezze, passando per diagnosi e terapie tra cui le persone devono orientarsi da sole perché il medico ha molto poco tempo da dedicare ai pazienti. Se con la tecnologia riusciremo a togliere dal tavolo le liste d’attesa, gli esami ripetuti, i dati che non si integrano l’uno con l’altro potremo guadagnare più tempo clinico ed empatico tra il medico, che con il digitale vedrà accresciute le proprie competenze, e il paziente, che riceverà più informazioni e otterrà maggior consapevolezza e considerazione.

Nonostante la digitalizzazione sia arrivata in un secondo momento nel settore della sanità rispetto a quanto accaduto in altri comparti, ma la diffusione del digitale, soprattutto per quello che riguarda la raccolta e l’interpretazione di dati relativi alla salute della persona sta trasformando la digital health in realtà quotidiana.

Questa è la sfida che possiamo vincere anche grazie al PNRR: l’Italia ha grande creatività e capacità di ricerca, c’è molto fermento che strategicamente e finanziariamente deve essere sostenuto. Compito delle Istituzioni è quindi quello di catalizzare il dialogo tra innovatori, capitali di rischio e startup per raggiungere il risultato atteso.

 

Per rivedere la puntata di Progress del 20 novembre, clicca su questo link: Progress - 2a parte del 20/11/2021

 

Dino Biselli

Source: Digital Health Italia