Italiani sempre più interessati ad avere informazioni sui vaccini, ma non dai social network

L’indagine “Termometro Influenza” condotta da SWG con il supporto di Seqirus su un campione di 2.523 cittadini maggiorenni, il cui scopo è quello di comprendere come, nel corso dei mesi, possano cambiare ed evolversi le percezioni degli italiani nei confronti della vaccinazione e più in generale sul loro stato di salute, ha registrato un miglioramento dell’opinione sui vaccini da parte della popolazione in genere.

Tale miglioramento nella “reputation” dei vaccini si accompagna ad una sempre maggiore richiesta di informazioni su di essi: dall’indagine risulta infatti che 8 italiani su 10 sono alla ricerca di maggiori informazioni a riguardo.

Il medico di medicina generale risulta essere in prima linea nelle scelte di prevenzione, seguito dal farmacista, ma molti fanno affidamento anche sulla vaccinazione per l’influenza. Inoltre, Il 69% delle persone si dice infatti disposto alla co-somministrazione dei due vaccini (anti Covid e antinfluenzale) preferibilmente a novembre (37%) e ad ottobre (30%). Al 72% farebbe piacere ricevere un vaccino antinfluenzale personalizzato e il 59% è ben cosciente che esistono diversi tipi di vaccini per l’influenza, da impiegarsi caso per caso in base all’età e alle condizioni di salute delle persone.

In questo contesto è cresciuta la fiducia nelle informazioni che giungono da fonti scientifiche: in particolare l’89% delle persone individua il medico di medicina generale come ‘guida’ per la scelta, seguito dalle istituzioni sanitarie (ministero, Regione o Asl) (83%) e dal farmacista (81%). Crolla invece la fiducia nei social network, con solo il 24% delle persone si fiderebbe delle informazioni che vengono da questa fonte.

 

Dino Biselli

Source: Fortune Italia